Forum dei Sindaci

“Mercoledì 12 Giugno 2019 – Teatro Gentile, Fabriano"

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LE CITTÀ GENERATRICI DI FUTURO

La dimensione urbana diventerà nei prossimi anni sempre più centrale nella storia dell’umanità: l’ONU stima che entro il 2050 il 68% della popolazione mondiale vivrà nelle città (World Urbanization Prospects 2018).

In pochi decenni, 2 miliardi e mezzo di persone si sposteranno nei principali centri abitati, riscrivendo l’economia, la società, la cultura, la politica mondiale. Le grandi metropoli esprimeranno la complessità di veri e propri Stati mentre i piccoli centri rischieranno lo spopolamento: culture, religioni, modi di vivere e di produrre si mescoleranno, cambieranno le geografie urbane e le esigenze della popolazione e l’adeguamento ai cambiamenti climatico imporrà di confrontarsi con nuovi scenari.

Ci si rapporta con l’esigenza di ottimizzare attraverso le nuove tecnologie i servizi essenziali, e di promuovere l’uso sostenibile delle risorse, muovendosi sul delicato rapporto tra cultura e creatività, fragilità e resilienza, riqualificazione e rigenerazione, innovazione e lavoro.

Per riflettere attorno a queste sfide epocali, la XIII UNESCO CREATIVE CITIES CONFERENCE di Fabriano metterà al centro dei suoi lavori il dialogo tra i Sindaci del mondo.

Il Forum dei Sindaci delle Città Creative UNESCO

Il Forum costituirà il momento centrale della Conferenza, un incontro tra i Sindaci della rete che si sono distinti a livello internazionale per il loro operato. Figure che oggi rappresentano punti di riferimento su scala globale per il loro impegno e per la promozione di buone pratiche e policies per lo sviluppo urbano sostenibile.

Sindaci di grandi metropoli e di piccole località agricole, amministratori di città millenarie e di centri di più recente costituzione, legati tra loro dall’adesione al network delle città creative UNESCO, assieme ad autorevoli voci del mondo scientifico e culturale internazionale, discuteranno di come rendere davvero le nostre città un “luogo comune”.

La città diviene il centro dello scambio e della cooperazione, della condivisione, della conoscenza e dell’accoglienza, dell’inclusione e dell’apertura verso l’altro, in contrapposizione ad una deriva mondiale di crescente chiusura e contrapposizione degli uni nei confronti degli altri. In tal modo la città riesce ad affrontare e superare le proprie fragilità grazie anche al contributo di cultura, creatività ed innovazione.

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